447 km da Yanbu a Jeddah di cui 200 di speciale
La storia di Yanbuʿ inizia 2500 anni fa, quando era un punto di sosta delle carovane per le rotte di spezie ed incenso dallo Yemen all’Egitto. Oggi la città sul Mar Rosso è ritenuta, per la sua grande raffineria, simbolo della potenza petrolchimica dell’Arabia Saudita. Jeddah originariamente era un villaggio di pescatori fondato 2500 anni fa, oggi è la seconda città più grande dell’Arabia Saudita dopo la capitale Ryad. Sede della Banca islamica per lo sviluppo, la sua popolazione sfiora i 4 milioni di abitanti (4,5 milioni nell’area metropolitana). Il percorso che divideva le due città nella tappa odierna è stato veramente duro per i concorrenti della Dakar che avevano sulle spalle la fatica delle 11 tappe precedenti. Il fondo stradale pieno di buche e pietre taglienti nei 200 km della speciale ha costretto i piloti a continui slalom.
Dal 2018, Dmitry Sotnikov alla Dakar ha sempre vinto almeno una speciale ed è stato sempre un legittimo favorito per la vittoria finale. Premiato dalla costanza nel suo modo di affrontare il Rally/Raid più difficile del mondo nelle 12 tappe in programma, il 35nne pilota bielorusso con il suo Kamaz (#507) è sempre finito tra i primi tre posti, tranne il quarto posto di giovedì scorso, che è stato il suo peggior risultato. Mentre il vincitore della scorsa edizione, Karginov (#500) ha perso più di 1 ora e 30 minuti nella prima speciale, Sotnikov è salito in cima alla classifica generale e da allora in poi non ha più perso posizione, lasciando solo qualche briciola par i suoi diretti rivali, in particolare Anton Shibalov (#501), vincitore di due tappe.
Sotnikov sul podio a Jeddah ha dichiarato: “Non posso ancora credere che abbiamo vinto. Stiamo rincorrendo questa vittoria da diversi anni, avvicinandoci gradualmente. Ora sono molto contento, sono orgoglioso del mio equipaggio e di tutto il team.”
Dietro le brillanti performance degli “uomini in blu” del team Kamaz – Master nelle retrovie si è scatenato un avvincente duello fra i team Big Shock Racing, Instaforex Loprais Praga e MAZ – Sportauto che ha visto guadagnare il quarto posto in classifica finale il ceco Macik (#503), nonché vincitore della tappa odierna, seguito dal connazionale Loprais (#504) e dal russo Vishneuski (#505).
Classifica primi 5 Tappa 12
1 503 (CZE) MARTIN MACIK BIG SHOCK RACING 02H 32′ 27”
2 501 (RUS) ANTON SHIBALOV KAMAZ – MASTER 02H 33′ 27”
3 507 (RUS) DMITRY SOTNIKOV KAMAZ – MASTER 02H 34′ 31”
4 505 (BLR) ALIAKSEI VISHNEUSKI MAZ-SPORTAUTO 02H 36′ 55”
5 509 (RUS) AIRAT MARDEEV KAMAZ – MASTER 02H 37′ 13”
- 2 501 (RUS) ANTON SHIBALOV KAMAZ – MASTER 02H 33′ 27”
- 3 507 (RUS) DMITRY SOTNIKOV KAMAZ – MASTER
- 4 505 (BLR) ALIAKSEI VISHNEUSKI MAZ-SPORTAUTO
- 5 509 (RUS) AIRAT MARDEEV KAMAZ – MASTER 02H 37′ 13”
Classifica generale finale primi 10
1 507 (RUS) DMITRY SOTNIKOV KAMAZ – MASTER 48H 23′ 21”
2 501 (RUS) ANTON SHIBALOV KAMAZ – MASTER 49H 02′ 59”
3 509 (RUS) AIRAT MARDEEV KAMAZ – MASTER 49H 37′ 56”
4 503 (CZE) MARTIN MACIK BIG SHOCK RACING 50H 09′ 12”
5 504 (CZE) ALES LOPRAIS INSTAFOREX LOPRAIS PRAGA 50H 23′ 52”
6 505 (BLR) ALIAKSEI VISHNEUSKI MAZ-SPORTAUTO 50H 39′ 53”
7 500 (RUS) ANDREY KARGINOV KAMAZ – MASTER 51H 12′ 22”
8 506 (NLD) MARTIN VAN DEN BRINK MAMMOET RALLYSPORT 52H 46′ 42”
9 517 (CHL) IGNACIO CASALE TATRA BUGGYRA RACING 53H 51′ 11”
10 514 (CZE) MARTIN SOLTYS TATRA BUGGYRA RACING 53H 56′ 53”