Appassionati e fortunati possessori di quest’instant classic della Casa bavarese si sono ritrovati a Roma in occasione del primo raduno del Gruppo Facebook BMW i8 Italia
Il raduno romano, organizzato dall’amministratore e fondatore del Gruppo Facebook BMW i8 Italia, Enrico Tassi, prevedeva una passeggiata per le vie della Capitale, spalmata nel weekend del 17 e 18 giugno. I partecipanti hanno potuto godere di scorci romani molto suggestivi e al difuori dei tipici circuiti turistici.
Il corteo delle basse e profilate vetture partendo dall’Hotel Relais Castrum Boccea, si è tuffato giù dalle Mura Vaticane al Lungotevere dei Tebaldi e dei Sangallo fino al Lungo Tevere Tor di Nona per attraversare uno dei ponti romani “contromano”, l’Umberto Primo, che porta dritti, dritti in bocca al “Palazzaccio”, ovvero lo storico Palazzo di Giustizia. Da qui, alcuni con gli scarichi in modalità sport, altri in rigoroso silenzio elettrico, gli “i8ttini” si sono diretti verso l’Isola Tiberina, unica isola fluviale urbana che sorge al centro di Roma, collegata alle rive del Tevere tramite il ponte carrabile Fabricio a sinistra e il ponte pedonale Cestio a destra. Ripartito dopo una brevissima sosta, il corteo è entrato nei meandri di Trastevere dalla porta principale, Piazza Trilussa, e da qui si è diretto per la tortuosa via Garibaldi alla seconda sosta per ammirare la chiesa di San Pietro in Montorio, situata in uno degli angoli più belli di Roma, alle pendici del colle Gianicolo. Visita obbligata al Tempietto del Bramante, piccola costruzione a pianta circolare posta al centro di uno dei cortili del convento di San Pietro in Montorio, luogo dove, secondo la tradizione, l’apostolo Pietro, fu crocifisso sulla croce capovolta a testa in giù. Pochi metri dopo questa sosta il corteo si è fermato ai lati del “Fontanone”, ovvero la Fontana dell’Acqua Paola, protagonista della prima inquadratura del film di Paolo Sorrentino, La Grande Bellezza. Al tramonto le belle e sinuose bavaresi sono state schierate ai piedi di “Don Peppino” Garibaldi che dall’alto della sua statua equestre domina tutta la piazza del Gianicolo.
Il secondo giorno è stata la volta del Quartiere Coppedè, suggestivo complesso di edifici inglobato nel più ampio quartiere Trieste, progettato dall’architetto Gino Coppedè. Un quartierino in stile ” Art Nouveau-Neogotico “, come ci spiega lo stesso Enrico Tassi, composto da diciotto palazzi e ventisette tra palazzine ed edifici disposte intorno al nucleo centrale di piazza Mincio.
Da qui il corteo si è spinto fino a via Veneto, regina incontrastata della Dolce Vita degli ’50 e ’60, dove vi si potevano incontrare attori e registi sia italiani che internazionali, circondati dai paparazzi appollaiati attorno a caffè e grandi Hotel. E poi giù fino a piazza Barberini per poi risalire tramite via di Quattro Fontane a Trinità dei Monti al centro del quartiere Esquilino.
Tassi ha poi guidato l’intero gruppo alla conquista del Pincio per ammirare la Casina Valadier e poi giù per piazza del Popolo puntando l’affilato muso delle sportive teutoniche verso piazza Navona e a seguire largo di Torre Argentina, l’Ara Coeli, il Campidoglio, la Macchina da Scrivere, come i romani chiamano l’Altare della Patria (il Vittoriano) a Piazza Venezia. Non poteva mancare un giro di fronte il Quirinale prima di passare al Colosseo. Dall’emblema più noto dell’Antica Roma gli i8ttini sono andati a provare la loro sincerità infilando con coraggio la mano dentro la temibile Bocca della Verità che, a suo tempo, accolse anche le graziose dita di Audrey Hepburn durante le riprese del film Vacanza Romane. L’itinerario turistico è ricominciato passando per il colle Aventino, la Piramide di Caio Cestio, le Terme di Caracalla e, attraverso l’Appia Antica, si è finalmente fermato per l’attesa sosta mangereccia all’Hostaria Antica Roma per assaggiare le tipiche ricette della cucina romanesca.
Le splendide auto, provenienti dal nord e dal sud Italia, hanno destato curiosità e interesse al loro passaggio, anche tra la moltitudine di turisti stranieri che hanno invaso, in questo periodo, la Capitale.
Filmati e interviste
Un po’ di storia
La BMW i8 è un concentrato di tecnologia che la Casa Bavarese presentò in forma di concept car al Salone di Francoforte nel 2011, evoluzione della precedente concept, Vision Efficient Dynamics del 2009. Quest’ultima sarà la protagonista indiscussa di “Mission: Impossible – Ghost Protocol” che servirà come trampolino di lancio della futura i8.
Con la presentazione di due prototipi, i3 e i8, la BMW inaugurò al Salone tedesco per eccellenza, la sigla “i”, simbolo di vetture e servizi di mobilità futuristici, di un design creativo e di una nuova interpretazione del termine premium, influenzato fortemente dalla sostenibilità.
La definitiva
Bisognerà aspettare il 2013 per vedere la versione definitiva della futuristica vettura, prima auto ibrida di tipo plug-in del BMW Group, definita dal Costruttore: “Interpretazione rivoluzionaria del tipico piacere di guida BMW dalle innovative caratteristiche di qualità premium, fortemente improntate sulla sostenibilità.”
Architettura
La i8 è una 2+2 con la tipica architettura LifeDrive delle vetture BMW i: design della scocca aerodinamicamente innovativo e allestimento interno futuristico; modulo Life con abitacolo in materiale sintetico rinforzato in fibra di carbonio (CFRP); integrazione della catena cinematica, della batteria ad alta tensione, dello chassis, delle funzioni strutturali e di crash nel modulo Drive in alluminio; massa a vuoto 1.490 kg; valore cx: 0,26; baricentro molto basso (inferiore a 460 millimetri); distribuzione equilibrata delle masse tra gli assi. A sottolineare le linee futuristiche del design, le porte ad apertura ad ali di coleottero, incernierate sui montanti anteriori del parabrezza; proiettori full-LED di serie.
La catena cinematica
Il sistema ibrido di tipo plug-in, sviluppato e prodotto da BMW, prevede: un motore a benzina a tre cilindri, equipaggiato con tecnologia BMW TwinPower Turbo, di 1.500 cc, da 231 CV, con coppia massima di 320 Nm, che trasmette il moto all’asse posteriore tramite un cambio automatico a sei rapporti; un motore elettrico ibrido sincrono sviluppato appositamente, da 96 kW (131 CV), con coppia massima di 250 Nm, trasmette il moto alle ruote anteriori attraverso un cambio automatico a due rapporti; la batteria ad alta tensione agli ioni di litio con capacità utile di 5 kWh è raffreddata a liquido. La combinazione dei due motori, grazie alla gestione intelligente dell’energia, è in grado di produrre una potenza di sistema di 266 kW/362 CV (coppia massima: 570 Nm), che consente alla vettura di accelerare da 0 a 100 km/h in 4,4 secondi, pur mantenendo valori di consumo di carburante e delle emissioni comparabili decisamente bassi.
Modalità di guida
È possibile selezionare 4 modalità: eDrive esclusivamente elettrica con un’autonomia massima di 35 Km e una velocità di punta di 120 km/h; modalità di guida COMFORT con equilibrio ottimizzato tra dinamismo ed efficienza, autonomia totale nella guida giornaliera più di 500 Km; modalità di guida SPORT con funzione di boost particolarmente intensa; modo ECO PRO utilizzabile sia nell’esercizio elettrico che ibrido.
Sistemi di assistenza alla guida
Davvero ricca l’offerta dei sistemi di assistenza alla guida: Park Distance Control; regolazione della velocità con funzione frenante; sensore pioggia; chiamata di soccorso avanzata di serie; High Beam Assistant; telecamera di retromarcia; Surround View; Speed Limit Info; indicazione di divieto di sorpasso nonché avvertimento di rischio di tamponamento con riconoscimento delle persone e funzione decelerante. Inoltre: Head-Up-Display, BMW Online Entertainment, Concierge Services, Real Time Traffic Information e servizi di mobilità messi a punto appositamente per BMW i.
La BMW i8 è rimasta sostanzialmente invariata dal 2013 al 2017. In quell’anno, in occasione del Salone di Los Angeles venne presentato l’upgrade che consisteva in un lieve restyling estetico. Appaiono per la prima volta i cerchi da 20” con un nuovo disegno, nuovi colori per carrozzeria, impianto fari full LED con proiettori laser e diverse griglie di raffreddamento anteriori e posteriori. Nuove anche le targhette con la dicitura “Coupé” sulle fiancate. Mentre all’interno compare un sistema di infotainment rinnovato con display touchscreen e funzionalità dedicate alla gestione del sistema ibrido e head up display più grande con grafica aggiornata e più leggibile. Come optional divennero disponibili nuovi materiali per le finiture interne con inserti in carbonio, ceramica, o rivestimenti in materiali ecologici.
A livello di catena cinematica, è stato potenziato il motore elettrico che è passato da 131 a 143 CV. La potenza totale è arrivata così a 374 CV. Le ultime serie sono equipaggiate anche con un nuovo pacco batterie agli ioni di litio dalla capacità di 11,6 kWh. L’autonomia in percorrenza esclusivamente elettrica arriva a 55 km e con punta massima di 120 km/h. La velocità massima rimane pari a 250 km/h (limitati elettronicamente).
i8 Roadster
Sempre nel 2017 viene introdotta nel mercato la versione Roadster anticipata da una concept presentata nel 2012 e prima ancora del lancio della coupé, caratterizzata dalla presenza di un tetto apribile in tela asportabile, tipo Targa.
La produzione della i8 è terminata nell’aprile del 2020 senza essere sostituita da alcun modello, andando però ad arricchire il museo BMW di Monaco di Baviera, accanto ad altre vecchie glorie del passato.
Ringraziamo per il materiale fotografico Salvo Roccasalvo, Edoardo Berrini e Enrico Tassi