447 km da Yanbu a Jeddah di cui 200 di speciale La storia di Yanbuʿ inizia 2500 anni fa, quando era un punto di sosta delle carovane per le rotte di spezie ed incenso dallo Yemen all’Egitto. Oggi la città sul Mar Rosso è ritenuta, per la sua grande raffineria, simbolo della potenza petrolchimica dell’Arabia Saudita. Jeddah originariamente era un
598 km da Al-Ula a Yanbu di cui 464 di speciale L’undicesima prova speciale doveva essere la più lunga della 43ma edizione della Dakar, ma le condizioni meteorologiche nella zona del segmento finale della tappa hanno costretto gli organizzatori ad accorciare il percorso di 47 km tagliando fuori le suggestive ma terribili saline che, lavate dalla pioggia avrebbero rappresentato una
583 km da Neom a Al-Ula di cui 342 di speciale Il percorso di oggi da Neom a Al-Ula presentava uno scenario a dir poco psichedelico. Infatti nel corso di centinaia di migliaia di anni, i processi geologici hanno modellato le rocce in gigantesche sculture con forme allucinanti. Tuttavia chi corre la Dakar ha poco tempo per ammirare il paesaggio,
574 km da Neom a Neom di cui 465 di speciale Lo scenario della tappa odierna, la seconda ad anello che partiva da Neom per tornarci dopo 574 km, era a dir poco spettacolare con rocce gigantesche circondate da un mare cristallino. Il contrasto tra l’azzurro del mare e le sfumature di marrone delle rive era sorprendente visto dall’alto. Purtroppo
737 km da Ha’il a Sakaka di cui 453 di speciale Purtroppo questa settima tappa è stata molto triste per tutto il mondo Dakar, è giunta infatti la notizia della morte, dopo una lunga malattia, di Hubert Auriol, figura emblematica del Rally/Raid più famoso del mondo. Auriol ha iniziato la sua lunga carriera dakariana dapprima sulle due ruote vincendo la
Ad Ha’il si ferma la Dakar per riprendere fiato. Dopo questa notte si riparte a scapicollo verso la seconda parte della grande avventura Riposo per modo di dire. Infatti in queste ore di pausa i concorrenti lavorano febbrilmente per riparare i danni e le avarie dei mezzi dopo i primi durissimi sei giorni di gara. Officine meccaniche “da viaggio”, attrezzi
618 km da Al Qaisumah ad Ha’il di cui 448 di speciale La sesta tappa si è svolta nel cuore dell’Arabia Saudita. Ha’il, da sempre crocevia delle rotte commerciali tra le principali città del Paese, negli ultimi dieci anni è diventata anche la capitale del rally fuoristrada. Qui, una comunità attiva di appassionati ha dato impulso allo sviluppo della disciplina.
661 km da Riyadh ad Al Qaisumah di cui 456 di speciale Sul percorso della quinta tappa i concorrenti della Dakar hanno incontrato di tutto, dai letti di fiume in secca, i famosi Wadi, pieni di ghiaia e rocce affioranti, alle immancabili e gigantesche dune di sabbia, infine altipiani rocciosi sferzati dal vento. Durante la speciale di 456 km, nel
813 km da Wadi Ad-Dawasir a Riyadhdi di cui 337 di speciale La quarta tappa della Dakar è stata caratterizzata da tratti molto veloci. Tratti di fondo sabbioso si alternavano a tratti in ghiaia. I concorrenti sono passati all’interno di un canyon lungo 6 km e poi hanno percorso letti di fiumi in secca. Non sono mancate le dune in
630 km da Wadi Ad-Dawasir a Wadi Ad-Dawasir di cui 403 di speciale Il percorso della tappa odierna girava ad anello con partenza e ritorno a Wadi Ad-Dawasir. I concorrenti inizialmente hanno dovuto affrontare un pericoloso terreno roccioso per sfociare poi su una vasta area sabbiosa con dune altissime sferzate dal vento. La maggior parte della speciale di 403 km si